martedì 27 novembre 2012

La Dislessia


                                          
Mappa 1

Mappa 2
 


Mappa 3

Nel lavoro svolto con molta partecipazione e collaborazione abbiamo dapprima scelto il problema di ricerca, affrontando un argomento quale quello della dislessia che da qualche tempo si è largamente diffuso e meglio riconosciuto.
Nel primo step abbiamo infatti costruito una mappa attraverso una tecnica molto produttiva, quella del brainstorming che ci ha permesso di stilare una lista di idee per un approccio ad una soluzione successiva.
Dalla stessa è stata definita la dislessia come un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) con la quale si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, dislessia, disgrafia e discalculia. Inoltre, anche la sua specificità ovvero il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura e calcolo), lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
Nella seconda mappa si sono messe in luce le difficoltà connesse ad un bambino dislessico che riguardano le capacità di leggere e scrivere in maniera corretta e veloce. Il bambino spesso compie errori caratteristici come l’inversione di lettere e numeri (Es: 12-21),  a volte non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana e i mesi dell’anno.
La terza ed ultima mappa si è arricchita e prende forma ulteriormente trattando in modo considerevole come si riconosce e manifesta il disturbo ed anche le segnalazioni opportune di tipo sia terapeutico che didattico.
 Le insegnanti in questo ricoprono un ruolo fondamentale poiché intervengono in maniera didattico-educativa con il supporto di figure professionali specifiche e con supporti informatici adeguati.
I colori segnalano e raggruppano tematiche che si occupano in modo peculiare delle diverse sfaccettature che questo disturbo coinvolge ovvero, l’area neurobiologica, l’area psicologica e l’area didattica.
 Non potevamo esimerci dall’individuare le diverse aree che interessano  la dislessia poiché nel tentare le diagnosi  e le risoluzioni, il bambino ha bisogno di lavorare in sinergia con una equipe multidisciplinare composta da figure professionali e specializzate come neuropsichiatra, logopedista, pedagogista, psicologo che entrano in gioco quando si affronta la problematica della dislessia.
 La soluzione per costruire una mappa concettuale in rete con il metodo SEWCOM è stata davvero molto formativa in quanto, sia da un punto di vista cognitivo che pratico ho avuto la possibilità di cercare e ricercare in modo efficace un tema molto importante quale quello della dislessia. Lo definisco uno strumento grafico valido per rappresentare la conoscenza e quindi la generazione di idee.

 


Lavoro svolto da:
D’Addabbo Valentina    http://interattiva.blogspot.com/
Dantone Addolorata      http://ilmondodelpc14.blogspot.it/
Dimolfetta Mariangela    http://premierdame3.blogspot.it/
Passarelli Antonella        http://mytechnologiblog.blogspot.it/
Peluso Angela Pia          http://unmondotecnologico1992.blogspot.it/

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